Scandalo Carige, Berneschi torna libero: “Ma non so dove andare”. Ex ispettori di Bankitalia studiano carte

Genova. “Devo ringraziare il dottor Piacente e il dottor Franz che hanno lavorato tutta l’estate consentendo che arrivasse la scarcerazione. Quattro mesi sono stati lunghi, ma me li sono dovuti fare tutti. Da domani torno libero e non so dove andare, quindi me ne starò a casa”.

Lo ha detto al citofono l’ex presidente di Banca Carige Giovanni Berneschi dopo che i carabinieri gli hanno notificato il provvedimento di scarcerazione. “Questa è la mia dichiarazione – ha concluso Berneschi – altre cose le dirò al momento opportuno”.

Niente di più. Berneschi dalla sua casa di via Felice Romani risponde cortese al citofono dopo che il gip questa mattina ha firmato l’ordinanza che gli consente di tornare ad essere un uomo libero, anche se non potrà uscire dal territorio del Comune di Genova.

Carige, il gip su scarcerazione Berneschi: No pericolo reiterazione reato

Per il gip Cinzia Perroni che ha firmato il provvedimento l’età avanzata di Berneschi, il suo essere oggi una figura molto nota anche in seguito all’esposizione mediatica dovuta all’inchiesta, il sequestro dei beni e il fatto che il centro fiduciario di Banca Carige sia stato commissariato sono tutti elementi che inducono a escludere il pericolo di una reiterazione del reato. Tuttavia, scrive il gip nell’ordinanza, data la gravità delle ipotesi di reato l’ex presidente di Banca Carige dovrà comunque essere monitorato dalla polizia giudiziaria.

A chi gli ha chiesto cosa farà ora che è tornato un uomo libero Berneschi, sempre al citofono, ha risposto: “Non vedo l’ora di tornare a fare il contadino”.

Intanto prosegue l’inchiesta: la Procura di Genova ha affidato a un pool di ispettori della Banca d’Italia oggi in pensione il compito di analizzare le ultime acquisizioni di documenti dell’inchiesta su Banca Carige.

“Gli ispettori – ha spiegato il procuratore capo di Genova Michele Di Lecce – stanno affiancando il lavoro del nucleo tributaria della guardia di finanza di Genova e si occupano di analisi puntuali”. La Procura di Genova conta di chiudere almeno uno dei filoni di indagine entro la fine dell’anno.

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