L’ospedale di Rapallo e l’apertura ai privati, scoppia la bagarre: “Furto ai cittadini”

ospedale rapallo

Rapallo. La Regione sta valutando l’opportunità di dare parte della gestione dell’ospedale di Rapallo a privati, ma sono molti i pareri contrari, in primis quello del consigliere regionale e comunale, Armando Ezio Capurro. Rapallo. “E’ ora di fare una breve storia dell’ospedale: con deliberazione n. 340 del consiglio comunale del 15 ottobre 2001 si è approvato l’accordo di programma per l’ospedale e si è deliberato che Rapallo avrebbe acquistato, allo scopo di finanziare l’opera, il vecchio ospedale al costo di euro 2.247.347 e avrebbe inoltre versato ulteriori 1.601.016 euro, in contropartita Rapallo ha una quota di comproprietà dell’area del 10,56%. Zoagli ha contribuito per 258.228 euro al pari di Portofino e hanno ciascuno una quota di comproprietà del 1,03%. quindi l’ospedale è stato costruito anche con i soldi dei rapallesi e in parte di Zoagli e Portofino”, spiega il consigliere.

“Purtroppo, e le dichiarazioni di oggi della famiglia Bagnasco ne sono conferma, Bagnasco Roberto e , strana coincidenza, Guido Gigli che allora era incaricato alla sanità del comune di Rapallo e ora lavora alla villa Azzurra e si è candidato nella lista di Brigati, insieme al defunto assessore regionale Micossi, hanno sempre voluto regalarlo alla Villa Azzurra – prosegue – Più volte Sansavini,proprietario di villa Azzurra e delle terme di Castrocaro, in cui mi aveva invitato nel 2006, ma non ci sono andato, negli ultimi anni ha fatto leva sul pericolo di non rinnovo delle convenzioni con Asl 4 per minacciare la chiusura e fare pressioni per avere l’ospedale”.

Nel 2012 Capurro, in qualità di presidente del consiglio, convocò un consiglio monotematico su Villa Azzurra, a cui presenziarono Montaldo e Cavagnaro, oltre a un’interrogazione regionale, “i cui frutti furono il rinnovo della convenzione per più anni, garantendo l’occupazione”. Quale sarebbe il risultato di affidare l’ospedale a Villa Azzurra? Ecco l’elenco stilato dal consigliere: “svincolo a appartamenti di villa Azzurra con ennesima speculazione immobiliare a favore di Sansavini, il mediatore immobiliare e l’amministratore immobiliare; perdita di 100 posti di lavoro; perdita dell’indotto; perdita di ortopedia all’ospedale; perdita dei posti di medicina; forse perdita di oculistica; perdita della possibilità promessa da Montaldo di avere la dialisi e la radiografia pomeridiana”. Per tutti questi motivi, Capurro Io farà un’interrogazione regionale, ricorderdando a Montaldo e Burlando che a maggio 2014, all’albergo Europa, di fronte a tutti i primari, si erano impegnati a potenziare l’ospedale con la dialisi e la radiologia pomeridiana e che, quindi, non possono e non deve rimangiarsi la parola. A Rapallo, invece, sarà presentato un ordine del giorno.

Totalmente contrario all’apertura ai privati è anche il Movimento 5 stelle di Rapallo. “Siamo contrari a qualsiasi forma di privatizzazione – si legge in una nota – Risulta di tutta evidenza che un ospedale pubblico sia stato costruito con soldi pubblici e quindi prelevati indirettamente dalle tasche dei cittadini e a questi ultimi appartiene. E’ altresì sconcertante constatare che i più favorevoli alla vendita del nosocomio in questione sono proprio i politici che, a suo tempo, ne hanno voluto con fermezza la costruzione”. Il M5S annuncia già da ora eventuali presidi di occupazione e altre forme di protesta.

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