Genova. Ancora quattro anni di attesa . E’ il rischio che la Gronda di Genova ha davanti a sè. Quattro anni prima che partano i cantieri, con buona pace di un’opera definita prioritaria, inserita anche nello Sblocca Italia.
“La Gronda rimane una priorità del governo Renzi, c’è un percorso da fare, la Conferenza dei Servizi inizierà il mese prossimo – ha detto il viceministro alle Infrastrutture Riccardo Nencini a Palazzo Tursi a margine di un incontro con il sindaco Marco Doria – Ci sono in Italia purtroppo dei passaggi eccessivi per cui nel momento in cui progetto un’opera prima di quattro anni non vedo il cantiere aperto e quattro anni sono il tempo minimo. Viviamo in un Paese in cui un progetto passa da Conferenza dei Servizi, Conferenza delle Regioni, Conferenza Unificata, Corte dei Conti e altro, un fatto da modificare. Non tocca a me stabilire quando sarà il via ai lavori della Gronda, di certo ci sono questi passaggi”.
Sulle ‘resistenze’ di Società Autostrade Nencini rassicura: “Ho parlato con Castellucci martedì mattina, non ho capito che Autostrade ha fatto marcia indietro sulla Gronda, ho visto attenzione da parte sua. E’ corretto solo in parte che il concessionario Autostrade si debba adeguare al governo, nello Sblocca Italia è previsto che Autostrade mantenga gli impegni previsti soprattutto per la fase realizzativa”.