Genova. “Sembra quasi un miracolo che una nave così possa ancora galleggiare e muoversi anche senza motori, quattro giorni di navigazione impressionanti. Ora cosa importante sarebbe avere una parte significativa al Museo del Mare per raccontare perennemente questa tragedia”. Così il presidente della Regione Claudio Burlando, rilancia oggi l’ipotesi ventilata ieri non solo per “non dimenticare quanto è successo” ma anche “a scongiurare che si producano effetti antipatici come le aste su eBay”.
Il Governatore ha sottolineato in più passaggi la “capacità di reazione e di elevatissima tecnica, sia nella fase del Giglio sia in quella che comincia oggi con Saipem, San Giorgio e Mariotti”. Un insieme di competenze che vengono anche dall’estero, Sud Africa e Usa in primis, che “a partire da una tragedia immane ha saputo dimostrare che questo Paese è capace di fare cose importanti”, ha ricordato Burlando.
Perché il rischio che la demolizione finisse all’estero era forte, se Genova, “unico porto in grado di fare questo intervento, non avesse risposto con competitività e correttezza, dimostrando la sua qualità dei servizi. Un bene per l’intero paese”, ha sottolineato a sua volta il presidente dell’Autorità Portuale, Luigi Merlo.
“Ero al Giglio il giorno della partenza, ora mi fa effetto vederla qui, a Genova. Un lavoro di squadra straordinario, incrociamo le dita per vederla ormeggiata fra qualche ora in diga”, ha concluso Merlo.