Cronaca

Concordia, le ricerche di Russel Rebello partiranno il 5 o il 6 agosto: tre i “ponti bersaglio”

Costa Concordia Porto di Genova

Genova. Le attività di ricerca di Russel Rebello a bordo della Concordia partiranno martedì o mercoledì prossimi. E’ quanto emerso ieri sera alla fine del sopralluogo effettuato da un team interforze composto dai Nuclei Subacquei dei Vigili del Fuoco di Genova, del Gruppo Operatori Subacquei del Comando Incursori della Marina Militare di La Spezia, della Guardia Costiera di Genova, della Guardia di Finanza e dei Carabinieri di Genova.

Il sopralluogo ha avuto la finalità di effettuare una prima ricognizione all’interno del relitto per valutare lo stato dei luoghi e le esigenze logistiche funzionali all’espletamento delle attività di ricerca in sicurezza, tenuto conto dei possibili scenari che gli operatori si troveranno a dover fronteggiare.

Si è avuto infatti modo di verificare come, al di sotto dei ponti completamente emersi – in pratica i ponti dal 3° al 14° – vi sono il ponte 2 che è solo in parte emerso, essendo invaso per circa 60 cm da acqua e fanghiglia, mentre tutti gli altri ponti inferiori, ossia dal ponte 1 in giù, sono completamente sommersi. Ciò comporterà, nella pianificazione delle ricerche, la necessità di prevedere assetti diversi in relazione ai diversi scenari operativi che si possono trovare, nonché la necessità di attrezzare il cantiere delle attività di ricerca con adeguate strutture, strumentazioni e cautele.

Ecco perché la decisione di iniziare le ricerche il 5 o il 6 agosto, dopo che il Cantiere proprietario del relitto avrà terminato la realizzazione di un secondo accesso sicuro a bordo nella zona prodiera del relitto, oltre quello già realizzato nella zona poppiera – ciò anche per soddisfare la necessità di garantire accessi separati alle squadre di ricerca rispetto a quello utilizzato dagli operai del cantiere – nonché dopo che sarà stata ultimata la predisposizione sulla banchina della diga foranea di strutture per la logistica dei team interforze di ricerca.

In tutto, si stima che dovrebbero operare sul relitto circa 50 operatori al giorno, suddivisi in sei team che verosimilmente potrebbero operare contemporaneamente sui tre “ponti-bersaglio”, cioè il ponte 3, il ponte 2 e il ponte 1: due team per ogni ponte. Le ricerche si concentreranno inizialmente, oltre che sul ponte 4 (completamente emerso) proprio sul ponte 3, che dalle risultanze dell’attività di ricerca già compiuta presso l’Isola del Giglio, dovrebbe essere quello di più probabile localizzazione della vittima al momento del capovolgimento della nave.

È intanto in corso di emanazione, da parte della Capitaneria di porto, il provvedimento di nomina del Comandante provinciale pro-tempore dei Vigili del fuoco di Genova quale Direttore Tecnico delle attività di ricerca, al quale sarà quindi affidata la predisposizione della relativa pianificazione operativa di intervento, compresa la valutazione delle cautele da adottare per la salvaguardia degli operatori che interverranno a bordo.

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