Cronaca

Genova, dopo sgombero Buridda la mobilitazione: corteo in centro. Domani appuntamento a Tursi

Genova. “Giù le mani dai centri sociali, Buridda vive”. E’ lo striscione che campeggia alla testa del corteo indetto oggi per protestare contro lo sgombero del Buridda. Dopo il provvedimento di questa mattina i giovani dei centri sociali genovesi riuniti in assemblea oggi pomeriggio, nei locali dell’Aut Aut in piazza delle Fontane a Genova hanno deciso di mobilitarsi con una manifestazione improvvisata per le vie del centro di Genova.

Il corteo, formato da circa 300 ragazzi, si è diretto in via Garibaldi per poi proseguire in via XXV Aprile e poi approdare in piazza De Ferrari, dove, seguiti a vista dai blindati delle forze dell’ordine hanno dato vita a un pacifico presidio. Dopo circa mezz’ora il corteo ha ripreso via XX Settembre, ha superato piazza Corvetto in direzione di via delle Fontane, per poi dirigersi nei vicoli del centro storico. Non sono mancati momenti di tensione con le forze di polizia segnati da insulti e sfottò e un blitz dalla sede del Pd del Centro storico che ha riportato qualche danno. Alla fine il corteo si è sciolto, ma l’appuntamento è fissato per domani davanti a Palazzo Tursi, sede del comune di Genova.

Lo sgombero è avvenuto stamani alle 5 su un provvedimento di sequestro di fine 2012, firmato dal gip Roberto Fucigna su richiesta dei pubblici ministeri Cotugno e Ranieri Miniati. Immediate le reazioni tra sorpresa e sconcerto degli occupanti che hanno accusato palazzo Tursi di “atto politico”. Il Comune ha ribadito con una nota diffusa in mattinata di non essere al corrente dell’esecuzione odierna, ma la presenza del sindaco Doria e dell’assessore Fiorini al comitato per l’ordine e la sicurezza di ieri, in cui la pratica Buridda era sul tavolo, ha lasciato spazio alle interpretazioni.

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