De Maio illude ma Sau e Ibarbo condannano il Genoa. Il Cagliari espugna il Ferraris

sculli

Stadio Luigi Ferraris. Riscatto. Questa la parola che ha condizionato la settimana del Genoa. Con i gol granata di Immobile e Cerci ancora negli occhi, gli uomini di Gasperini hanno preparato con grinta e determinazione l’impegno casalingo contro il Cagliari. I sardi sono affamati di punti ma i rossoblù, davanti ai propri tifosi, vogliono regalarsi il successo. Il modulo è il più collaudato, 3-4-3: Perin in porta, De Maio, Burdisso e Marchese in difesa, Motta, Sturaro, Bertolacci e Antonelli sulla linea mediana del campo con Konate e Sculli ad agire sulle corsie laterali a supporto di Gilardino. Mister Pulga si aggrappa alla velocità di Ibarbo, ai guizzi di Ibraimi e alla lucidità di Sau.

Arbitra Celi. Ai rossoblù bastano pochi secondi per trovare il vantaggio, lo trova De Maio (3′) che sfrutta nel migliore dei modi una corta respinta di Avramov. Inutili le protese ospiti per la posizione di Gilardino, costano solo il giallo al portiere cagliaritano. Padroni di casa ancora pericolosi al 12’ sull’asse Bertolacci-Gilardino ma il guardalinee alza la bandierina vanificando la gran giocata del bomber e la grande risposta del portiere di Pulga. Al 20’ la prima buona occasione del Cagliari. La concede Perin che gigioneggia troppo sul retropassaggio di Marchese consentendo a Ibarbo di creare grandi imbarazzi.

Al 24’ Gila scatta sul filo del fuorigioco, il suo tocco è debole e Astori riesce ad allontanare la sfera prima che la stessa varchi la linea per il 2-0. Dopo una conclusione di Ibarbo murata dalla difesa rossoblù il Cagliari prende coraggio. Coraggio che si trasforma in pareggio al minuto 37 con Sau che si fa beffa di Perin in pallonetto. Il primo tempo si chiude qui.

La seconda frazione si apre con il grande spavento per le condizioni di Pisano che cade a terra dopo uno scontro fortuito con Sculli. Uscirà dal campo dopo alcuni minuti, con il collare al collo. Il Cagliari sempre essere più convinto: la conclusione di Sau è a fil di palo, a Ibarbo replica Perin. Al 59’ si rivede il Grifone con una punizione di Sturaro che nessun compagno riesce a deviare in rete per il nuovo vantaggio rossoblù.

È ancora Ibarbo a sfidare tutti in velocità, buon per il Genoa che il suo assist per Dessena sia fuori misura. Gasperini corre ai ripari, fuori Sculli, dentro Fetfatzidis. Al 71′ tocca ad Antonelli ma il risultato non cambia; non sortisce effetti nemmeno la capocciata di Gilardino che permette ad Avramov di strappare nuovi applausi. A salve i nuovi affondi di Bertolacci e Gilardino. All’81’ fuori Bertolacci, tocca a De Ceglie. Passa un minuto e nel momento migliore del Grifone il Cagliari passa: il sinistro al volo di Ibarbo lascia di sasso Perin e tutto il pubblico del Ferraris. Esce Sau per far posto a Nenè. Il Genoa accusa il colpo e non riesce a trovare idee e spunti per il pareggio.

Nei 5′ di recupero è Ibarbo a sfiorare ancora il gol. Al 95′ Gilardino la butta dentro per il boato della Nord ma per Celi è fuorigioco. Il triplice fischio è una condanna per il Genoa di Gasperini a cui restano ancora quattro turni di campionato per dimostrare di essere squadra vera.

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