Genova. Questa volta lo sciopero, per i lavoratori di Piaggio Aero di Sestri Ponente, procede a singhiozzo. E’ la forma di protesta decisa venerdì scorso per opporsi ancora una volta al piano di salvataggio lacrime e sangue (165 esuberi, esternalizzazioni e una nuova società per Genova) prospettato dall’azienda.
“A seguito dei fatti di giovedì e dell’assemblea di venerdì scorso – spiega Maurizio Catalano, Rsu Fiom Genova – abbiamo deciso per uno sciopero a singhiozzo. E’ partito questa mattina e i lavoratori si sono fermati dalle 9 alle 9.30, ancora dalle 10.30 alle 11, poi di nuovo dalle 14 alle 14.30 e infine dalle 15 alle 15.30 saremo di nuovo qui. Lo faremo oggi, ma anche mercoledì e venerdì per dare un segnale all’azienda: perché il piano presentato non va bene”.
Intanto si aspetta domani, quando avverrà l’incontro di coordinamento tra i rappresentanti dello stabilimento di Sestri Ponente e quello di Finale Ligure. In primo piano le divisioni tra i sindacati, con l’accusa di voler sacrificare l’occupazione sotto la Lanterna da parte dei lavoratori di Genova ai colleghi savonesi. Dopo le parole grosse volate giovedì scorso sotto Confindustria, si tenterà insomma di ricomporre il quadro per riuscire a sedersi al tavolo con azienda e istituzioni forti di una posizione unitaria.
Operazione difficile? Catalano è ottimista: “Domani in assemblea parleremo e ci ricomporremo. Cercheremo l’unità perché solo così possiamo andare avanti”.