Cronaca

Cgil Liguria: 180 mila iscritti a congresso

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Genova. In vista dell’undicesimo Congresso della Cgil regionale, che si terrà i prossimi 27 e 28 marzo al Teatro dell’Archivolto di Sampierdarena, sono iniziate in tutta la Liguria le assemblee sui posti di lavoro. L’appuntamento, che si rinnova ogni quattro anni, coinvolge oltre 180 mila iscritti liguri che a loro volta eleggeranno 305 delegati al congresso.

“Il lavoro decide il futuro” è lo slogan scelto per il Congresso Cgil perché il paese può superare uno dei momenti più difficili della sua storia solo se torna a scommettere sul lavoro e le lavoratrici e i lavoratori recuperano un ruolo da protagonisti in una società che ha smarrito tutti i suoi punti di riferimento.

La nostra regione si stà progressivamente impoverendo. L’industria, primo motore della ricchezza economica di una collettività, è ridotta ad uno sparuto 11 per cento. Il settore dei servizi, che per lungo tempo ha tamponato l’emorragia di posti di lavoro del comparto industriale, sta scontando l’onda lunga della crisi costretto a fare i conti con un crollo dei consumi determinato dalla perdita di potere d’acquisto dei redditi da lavoro dipendente e pensioni. La mancanza di risorse e i ritardi negli investimenti sta mettendo in ginocchio un settore strategico come quello dello costruzioni. Succede così che il tasso di disoccupazione reale ha raggiunto il 15.5% con oltre 117 mila disoccupati, mentre sono oltre 23 mila le persone che nemmeno più un lavoro lo cercano. La situazione è ulteriormente aggravata dalle scelte del Governo che non è in grado di garantire risorse per gli ammortizzatori sociali in deroga, condannando di fatto migliaia di persone senza alcun sostegno al reddito.

Il Congresso Cgil affronta questi temi e lo fa a partire dai luoghi di lavoro, per ascoltare le opinioni delle iscritte e degli iscritti nelle oltre 2 mila assemblee in corso in Liguria. Per la Cgil non c’è alternativa a mettere al centro dell’agenda politica il lavoro. Perché il lavoro non si crea cambiando le regole, ma servono investimenti mirati, una vera politica industriale che punti con convinzione su settori strategici come l’energia o le infrastrutture, una nuova attenzione alle politiche di welfare come strumento di promozione dello sviluppo. Il lavoro ai giovani deve essere la priorità dell’azione di governo e anche per questo motivo va cambiata la legge Fornero sulle pensioni che tanti danni ha provocato – e continua a produrre – senza dare risposte ai veri problemi del Paese. Per realizzare tutto questo occorrono risorse che, come ha recentemente ricordato la Banca d’Italia, nel nostro Paese ci sono. Una nuova fiscalità, con l’introduzione di una patrimoniale sulle grandi ricchezze per alleggerire le tasse sul lavoro dipendente e le pensioni, è la risposta per far ripartire insieme ai consumi anche la crescita. Senza dimenticare la grande anomalia dell’evasione fiscale che nel nostro Paese “brucia” ogni anno diverse finanziarie.
In questo momento di grande incertezza e disorientamento l’azione della Cgil a tutela di lavoratori e pensionati è concreta e tangibile. Il Congresso Cgil ha proprio questo scopo: costruire insieme ai lavoratori le scelte strategiche che guideranno l’azione del primo sindacato italiano per i prossimi 4 anni.

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