Bolzaneto. Due mine antiuomo inglesi, due bombe a mano americane e altre tre bombe a mano a frammentazione inglese più una bomba a mano incendiaria. E ancora: un mitragliatore Thomson, un fucile Winchester con il silenziatore, i serbatoi con le cartucce per i due fucili e 1500 cartucce di vario calibro. Era un vero e proprio arsenale bellico, risalente alla seconda guerra mondiale, quello ritrovato nello scantinato di un palazzo in via Bolzaneto 24 (Guarda il video con la descrizione dei singoli ordigni). “Gli ordigni sono stati trovati ieri sera durante i lavori di ampliamento del vano ascensore ed erano nascosti dietro a un muro che è stato demolito”, spiega il capitano Stefano Zonzin, del 32° reggimento Genio Guastatori, coordinatore delle operazioni di messa in sicurezza e bonifica.
“Presumibilmente sono state nascoste durante la guerra o nel periodo subito successivo – prosegue il capitano – e si tratta di ordigni molto pericolosi, con un elevato potere scheggiante e incendiario. Un semplice urto durante i lavori, quindi, avrebbe potuto causare un innesco e una successiva reazione a catena”.
Ecco perché ieri sera le forze dell’ordine hanno provveduto all’immediato sgombero del palazzo. “Oltre alle forze dell’ordine è arrivato un nostro team, che ha iniziato a mettere in sicurezza gli ordigni – dichiara ancora il coordinatore delle operazioni – poi, però, si sono resi conto che erano troppi e quindi la bonifica è stata rimandata a oggi”.
Gli ordigni sono stati prelevati dai militari dell’Esercito intorno alle 15.30 e ora sono stati trasportati in sicurezza in una cava nel territorio di Ne e li saranno fatti brillare. Gli abitanti, dopo una notte passata da parenti o amici, possono rientrare nelle loro case. “Non mi sono spaventato – racconta Giancarlo Parodi, uno degli abitanti sfollati – perché in fondo, stavano lì da 70 anni e non è mai successo nulla” (Guarda il video con l’intervista). Sul posto anche i tecnici di Iren che ieri hanno precauzionalmente scollegato le utenze del gas del civico 24 e di quello adiacente, e che hanno provveduto a ripristinare il servizio.
Katia Bonchi
Jenny Sanguineti