Cronaca

Pra’, amianto e degrado. Il Comitato prepara la mobilitazione: “Vogliamo notizie certe e confronto con Fs”

amianto pra' palmaro

Pra’. “Basta degrado, non si gioca sulla nostra pelle”. Il Comitato per Pra’, dopo il botta e risposta tra Municipio e Rfi degli scorsi giorni sulla questione amianto a Palmaro -e non solo- vuole notizie certe e un confronto diretto con le Ferrovie dello Stato.

“Cosa contengono questi sacchi bianchi presenti in queste due fotografie? E se con il forte vento sempre presente in questa zona vola una lamiera e taglia i sacchi che cosa accade – chiede il Comitato – Siamo sicuri che è tutto ‘in ottemperanza alla normativa vigente’? – sottolineano i cittadini riprendendo le ultime dichiarazioni di Rfi sui lavori a Palmaro – Noi no e anche per questo il 18 gennaio abbiamo indetto una grande mobilitazione di fronte alla Stazione FS Genova Prà, ci aspettiamo ampia solidarietà da tutto il Ponente e da tutti i cittadini di Genova”.

Dopo aver occupato l’Aurelia, manifestato, con “striscioni, manifesti e locandine ovunque”, organizzato due pulizie dei giardini con oltre cento volontari, presentato centinaia di esposti contro la baraccopoli abusiva e denunciato “il problema amianto”, i cittadini di Pra’ tornano in strada per sensibilizzare la città, e non solo, sul ponente.

Nel frattempo una lettera aperta è stata inviata dal Comitato a Fs, per chiedere un confronto urgente con l’ad Mauro Moretti o con un dirigente responsabile.

“Lamentiamo una serie di problematiche locali che hanno generato malcontento nella popolazione – si legge nella lettera – oltre che raccolta firme e centinaia esposti-denuncia alle forze dell’ordine che hanno visto anche l’intervento della magistratura e i servizi sulla Baraccopoli abusiva (sita tra i piloni che sorreggono un tratto delle Ferrovie dello Stato) e sul degrado in genere da parte dei media locali.
Inoltre lamentiamo che il progetto della stazione FS di Genova Prà recentemente realizzata è privo di buon senso”.

Dodici i punti posti all’attenzione di Ferrovie: dall’uso “smodato di cemento”, alla mancanza di sicurezza perché posta in “area isolata che diventa terra di nessuno” e perché priva di presidi e circuito di videorsorveglianza (esistente ma non collegato), oltre che di sala d’attesa e pensiline per i passeggeri. Con conseguente problema di “stazionamento e pernotto di senza fissa dimora”. Senza dimenticare poi la ormai cronica carenza di treni, ritardi e soppressioni “in costante aumento”, e “compartimenti al limite della vivibilità in orario di punta”. In ultimo i “rumori notturni eccessivi, causati dai treni merci”.

(Foto scattata dai cittadini di Pra’ e pubblicata nel gruppo Comitato per Pra’)

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