Genova. Un cilindro da cui magicamente esce la gallina dalle uova d’oro, ovvero il profitto sull’acqua, Mago Merlino e il gioco delle tre carte. Tra il serio e il faceto, a pochi metri dalla sede del congresso Iren, il Comitato Acqua Pubblica Genova ha messo in scena un flash mob per sensibilizzare la cittadinanza sulle nuove misure adottate in tema di servizio idrico.
L’autorità per l’energia e il gas durante il periodo natalizio ha infatti deliberato una nuova tariffa. Un “insulto alla democrazia”, secondo il Comitato genovese. “Cambia semplicemente nome a quello che nel referendum avevamo cancellato, cioè il profitto sull’acqua – spiega Silvia Parodi – hanno reintrodotto la remunerazione cambiandole nome, aggirando in questo modo la volontà degli italiani, così come successo per il finanziamento pubblico ai partiti”.
Dopo la vittoria dei comitati per l’acqua pubblica, nel giugno 201, non sono seguite azioni conseguenti e il referendum è rimasto di fatto lettera morta. Inoltre, “la nuova tariffa introdotta il mese scorso – continua Parodi – non cambierà le cose e anzi potrà far aumentare la bolletta dei cittadini”.
Di qui il flash mob per ricordare che “l’acqua non è in vendita, non è un mercato e va gestita in maniera trasparente e pubblica”.
Nel pomeriggio, poi, alle 17.30 si svolgerà, presso sala Cap del porto in via Albertazzi 3 r (presso caserma dei Vigili del Fuoco e la Coop Terminal traghetti “Negro”), un’assemblea pubblica con il Forum Acqua, amministratori pubblici, tra cui l’assessore comunale Valeria Garotta e movimenti per i Beni Comuni.