Genova. Agg.h.9.30. I lavoratori dell’Ilva di Cornigliano hanno deciso di scendere in piazza e ora il corteo procede velocemente verso la Prefettura.
Dopo il sequestro di tutta l’area a caldo dello stabilimento Ilva di Taranto, ora anche Genova rischia grosso, visto che con la chiusura della struttura pugliese, quella di Cornigliano ha al massimo 5 o 6 giorni di autonomia. “Noi riceviamo le lamiere da Taranto, quindi senza questo materiale si bloccherà tutto”, ha spiegato Bruno Manganaro, Fiom Cgil.
Alle 8.30 incomincerà l’assemblea in fabbrica a Cornigliano, dove verranno decise le iniziative da mettere in campo, molto probabilmente un corteo con blocco del traffico. Oltre al sequestro dello stabilimento pugliese, il gip ha disposto gli arresti domiciliari per 8 indagati, tra dirigenti ed ex dirigenti dell’Ilva, tra cui anche il patron Riva e il figlio Nicola.
A Genova la preoccupazione è molto forte, visto che a rischio ci sono 1.700 posti di lavoro, ma la stessa situazione vale per tutti gli altri stabilimenti che ricevono materiale da Taranto. Durante l’assemblea di stamattina, sindacati e lavoratori analizzeranno le disastrose conseguenze di quanto è accaduto e quasi sicuramente scenderanno in piazza. Per questo a Genova si prevedono disagi alla circolazione.