Sampdoria-Brescia: le nostre pagelle

Sampdoria - Esultanza al gol di Nicola Pozzi

Genova. Quando si vince sembra tutto più bello. Non sarà una Sampdoria spettacolo ma i 3 punti strappati contro il Brescia valgono oro. La rincorsa ai play-off continua, la strada intrapresa è quella giusta.

Romero 7: è decisivo su El Kaddouri al 13° della ripresa, il suo miracolo vale quanto un gol. Regala sicurezza a tutto il pacchetto difensivo blucerchiato. Quando c’è lui a difesa della porta i tifosi ne guadagnano in salute. Leader.
Rispoli 6: sembra la partita giusta per vedergli fare il salto di qualità. Corre su e giù per la fascia destra, pressa in fase difensiva e si propone in avanti. Peccato lo faccia solo fino al vantaggio doriano per poi limitarsi al compitino. Immaturo.

Gastaldello 6,5: con Jonathas è sfida tra pesi massimi. È il difensore, ai punti, ad aggiudicarsi il match. Se l’attaccante del Brescia fa fatica tanto del merito è del capitano che cerca anche fortuna in avanti con un colpo di testa che però si spegne sul fondo. Baluardo

Rossini 6: ha la personalità del giocatore maturo ma inevitabilmente pecca di esperienza. Gravissimo l’errore che nel primo tempo regala il contropiede alle rondinelle. Gli avanti bresciani non ne approfittano concedendo così la sufficienza al difensore blucerchiato. Grintoso.

Laczko 6: da lui non ci si aspetta nulla di trascendentale. Si limita a fare quello che deve, soprattutto in fase difensiva, e lo fa con puntualità. Dalla sua parte la Samp non rischia nulla. Certezza

Obiang 7: tocca un’infinità di palloni, aiuta la difesa e pressa a tutto campo. Mette ordine e aiuta i compagni nella manovra. Ha fisico e gamba, la Samp ha in rosa uno dei migliori centrocampisti della Serie B. Promessa. Dal 36° del s.t. Volta 6: quando entra la partita è virtualmente finita, una gita di piacere. Comparsa.

Renan 6: Iachini a lui non rinuncia mai. Il brasiliano deve ancora mostrare tutto il proprio valore ma il suo lavoro in campo è prezioso, parlano i risultati. Ordinato.

Munari 6: non è la sua miglior partita all’ombra della Lanterna ma è lui, in almeno un paio di occasioni, a metterci una pezza in difesa. Un acquisto decisamente azzeccato. Insostituibile.

Juan Antonio 6: gioca tra centrocampo e attacco, cerca di illuminare la scena con un paio di intuizioni ma non lascia il segno. La sufficienza arriva grazie al lavoro in copertura su Cordova. Incontrista. Dal 14° s.t. Foggia 7: entra e segna, mai cambio fu tanto indovinato. L’ex laziale ha voglia di spaccare il mondo e di mettesi in mostra. La sua rete è quella della sicurezza, la Sud ringrazia. Decisivo.

Eder 7: sembra che il brasiliano non possa segnare per contratto ma in campo è sempre tra i migliori. Si danna l’anima, aiuta in difesa e si lancia nella retroguardia avversaria come un falco. Regala la palla dell’1-0 a Pozzi, replica servendo Foggia in occasione del raddoppio blucerchiato. Gli capitano almeno un paio di occasioni per interrompere il digiuno da gol ma la sorte non sembra remare dalla sua parte. Assist-man.  Dal 29° del s.t. Pellè 6: un paio di tocchi al bacio, si tiene per Vicenza. Spettatore.

Pozzi 7: volente o nolente è sempre decisivo. Fa gol quasi per sbaglio ma la sua rete regala una partita in discesa. Cerca il raddoppio ogni volta che vede la porta, sono Arcari e l’imprecisione gli negano la gioia della doppietta personale. Corre come un matto per 90’. Indiavolato.

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