Genova. Vigilia. Sampdoria-Verona: domani finalmente si ritrova il campo, dopo quasi due settimane dalla partita contro il Torino che nonostante i zero punti sembra aver dato maggiore fiducia alla squadra.
Quello che ha funzionato in queste ultime partite è stato soprattutto il centrocampo, che però domani sarà privo di Obiang e Renan, intelligenza tattica e classe, polmoni da vendere.
“La Sampdoria ha cambiato molto, soprattutto dopo gennaio, c’è stata una evoluzione, è una squadra giovane: Rispoli, Berardi, Eder, Juan Antonio, tra gli altri, è un nuovo progetto che comprende anche giocatori più esperti, ma quello che è da sottolineare è che è un nuovo progetto, dove tutti stanno lavorando, faticando e imparando, e i giovani che domani sostituiranno Obiang e Renan fanno parte di questo progetto, alla fine valuteremo quale sarà il loro apporto”.
Come nelle scorse conferenze stampa, anche quelle nel pieno della bufera e nel pieno della crisi, Iachini quando parla è credibile. Sarà perché in realtà con tutta le storie di Cassano e Pazzini, Guastoni e Garrone c’entra poco e niente, sarà perchè a qualcosa bisogna pure appigliarsi, ma quando dice di avere in mano questo nuovo progetto, paradossalmente più rischioso di quello di settembre dove si era assemblato un gruppo di campioni (per la serie B) e reduci, infonde molta fiducia.
“E’ partito un nuovo progetto, vogliamo che questo gruppo sia il futuro della Sampdoria”.
Domani, come spesso si è ripetuto in questi giorni, parte un trittico fondamentale, anche da questo giornale si è detto che sono fondamentali sette punti, poi si possono cominciare a fare calcoli: “Il Padova l’anno scorso a nove giornate dalla fine era poco sopra la zona play out, poi è arrivato ai play off”. Insomma, messaggio ai naviganti chiaro: partita fondamentale ma non ancora decisiva. Un modo per stemperare tensione.
“Il Verona ha una buona organizzazione di gioco frutto del lavoro di un bravo allenatore, un lavoro che parte da lontano. E’ una squadra con giocatori importanti che conoscono bene la categoria”.
Insomma, forse è più giusto guardare in casa propria, e capire cosa potrà offrire la Samp, partendo da un nome: Eder. “Verificheremo le sue condizioni, ha iniziato due giorni fa ad allenarsi col gruppo, valuteremo ma sta meglio speriamo ma soprattutto per il proseguimento del campionato”. La sensazione è che domani sarà della partita.
Parole dunque, decise e chiare. Da domani però spetterà al campo, in una cornice di pubblico che si annuncia meravigliosa, con un clima mite e perfetto per giocare al calcio. Largo ai giovani,