Genova. Costa Crociere si dissocia dall’iniziativa di un avvocato difensore di uno degli ufficiali indagati che ha ottenuto dalla Procura di Grosseto lo stop alle autopsie sugli ultimi otto cadaveri, fra cui quello della bimba Dayana Arlotti, trovati nel relitto della nave Costa Concordia.
“Non e’ dato comprendere il motivo e tantomeno l’utilità nell’ambito dell’inchiesta. L’avvocato in questione non e’ uno dei professionisti suggeriti da Costa Crociere per la difesa dei propri ufficiali” si legge in una nota.
Il legale aveva chiesto per le autopsie le formula dell’incidente probatorio poiché l’esame del Dna non sarebbe ripetibile. Secondo quanto appreso, la procura ha dovuto stoppare gli incarichi per le autopsie dovendo incaricare un perito secondo le modalità per l’incidente probatorio.