Isola del Giglio. Saranno tappate le falle, poi la nave verrà sollevata dall’inclinazione con giganteschi palloni e trainata nel porto più vicino e idoneo. Il destino della Costa Concordia, però, è ancora esposto alle mareggiate che nelle prossime ore potrebbero acuire il movimento del colosso adagiato sul fondale roccioso, moltiplicando i danni. Già ora la Concordia si sta muovendo: sono stati registrate movimentazioni, benché minime, di 10 centimetri e di 1,5 in orizzontale.
Una nave Costa era transitata sottocosta davanti all’isola del Giglio solo un’altra volta, il 9 agosto del 2011, per la festa di San Lorenzo. Lo ha sottolineato il presidente e ad della compagnia, Pierluigi Foschi, precisando che in quell’occasione sia l’azienda, sia la capitaneria di porto avevano approvato la rotta. La tragedia del 2012 però sarebbe avvenuta fuori dalla rotta preimpostata alla partenza all’uscita dallo scalo di Civitavecchia.
Quella “la manovra non era approvata, né autorizzata da Costa Crociere”, ma è stata effettuata “dal comando nave” ha dichiarato Foschi. “A bordo di Costa Concordia e di tutte le navi Costa – ha detto l’ad, riprendendo una nota ufficiale – sono disponibili giubbotti di salvataggio, lance e zattere in numero superiore al massimo delle persone che possono essere ospitate dalla nave”.
Costa Crociere ricorda che “nelle lance sono presenti dotazioni di sicurezza, come riserve d’acqua e cibo, cassette medicinali e strumenti di segnalazione e comunicazione, che consentono di aspettare in sicurezza l’arrivo dei soccorsi”. Le lance sono oggetto di “scrupolose verifiche periodiche” da parte non solo del personale della nave ma anche degli organismi di certificazione. Parlare, dunque, di misure di sicurezza non rispettate, secondo Costa Crociere non è corretto. Come non è corretto parlare di equipaggio inadeguato a gestire l’emergenza: “Costa Crociere è fiera dell’impegno che i suoi dipendenti dedicano alla gestione della sicurezza degli ospiti. Tutti i membri di equipaggio dispongono di un certificato BST (Basic Safety Training), vengono formati e addestrati alla gestione di emergenze e ad assistere gli ospiti in caso di abbandono nave attraverso numerose esercitazioni”.