Ist, struttura complessa epidemiologia, Quaini (Idv): “Siamo contrari”

Stefano Quaini

Genova. “Nell’ambito del piano organizzativo dell’IRCCS Ist San Martino, presentata di recente dal D. G. Dott. Barabino, emerge la decisione di cancellare la struttura complessa epidemiologia biostatistica e clinical trials dell’IST”. Così il consigliere regioanale dell’Idv Stefano Quaini, in merito alla “soppressione struttura complessa epidemiologia biostatistica e clinical trials IST”.

“Italia dei Valori si dichiara fortemente contraria alla soppressione di tale struttura in quanto essa svolge un ruolo fondamentale nell’ambito della Ricerca, risultando necessari ulteriori chiarimenti su quella che sarà la sorte della chimica ambientale”.

“L’importanza per la nostra Regione, che presenta criticità ambientali in relazione all’inquinamento storico ed attuale, di mantenere un tale centro – spiega il presidente della Commissione regionale Sanità Stefano Quaini – risiede nelle peculiarità degli studi epidemiologici condotti in tale contesto. Studi tuttora in corso e che meritano approfondimenti temporali protratti”.

“È fondamentale per i cittadini liguri mantenere una ricerca non solo in ambito clinico ma anche in ambito sanitario ed ambientale per dirimere le molte criticità presenti sul nostro territorio e per affrontare adeguatamente le problematiche sanitarie relative all’esposizione della popolazione ad inquinanti cancerogeni quali amianto, cromo, benzene, campi elettromagnetici, radiofrequenze da telefonia mobile e molte altre situazioni che meritano adeguato approfondimento scientifico.

“In tale contesto desta preoccupazione la mancanza di visione strategica, soprattutto alla luce di molte aree della regione interessate da correlazioni da accertare statisticamente tra esposizione ad inquinanti ambientali ed industriali ed insorgenza di patologie tumorali”.

“Per ciò che attiene la provincia di Savona non si può non fare cenno all’inquinamento della valle di Vado e della Valbormida in cui tutt’ora è in corso un monitoraggio dirimente per capire la possibilità di impatto di realtà produttive storiche ed attuali.

È opportuno potenziare la realtà della ricerca in ambito epidemiologico allo scopo di dare ai cittadini dati certi ed incontrovertibili per la prevenzione di danni correlati all’inquinamento. Pertanto ribadiamo una secca opposizione ad ogni smembramento di una realtà scientifica d’importanza vitale per tutta la sanità pubblica regionale.”

“La nostra azione – conclude Quaini – intende inoltre promuovere con forza l’attività anche del centro mesoteliomi dell’IST, essendo la nostra regione una delle più colpite al fenomeno di esposizione all’amianto, necessitando pertanto un monitoraggio continuo della patologia che proprio nei prossimi anni presenterà i massimi picchi di incidenza. A questo proposito è fondamentale provvedere alla nomina in tempi rapidi del CIV (comitato indirizzo e verifica) del nuovo IRCCS, organo indispensabile ai fini dell’attuazione della ricerca scientifica dell’Istituto, così come alla nomina del direttore scientifico dell’Istituto”

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