Festival dell’Eccellenza al Femminile, si riparte da Ipazia: a Genova dal 16 novembre

De Ferrari

Genova. Riparte a Genova, dal 16 al 21 novembre, la sesta edizione del Festival dell’Eccellenza al Femminile, progetto culturale multidisciplinare che ogni anno suscita notevole interesse a livello nazionale, organizzato da Consuelo Barilari, direttore artistico dell’associazione culturale Schegge di Mediterraneo.

L’edizione 2011, intitolata “Il fututo di Ipazia”, oltre ad avere come testiomonial la velista internazionale Susanne Beyer, che ha attraversato l’oceano con tanto di vessillo del Festival, propone da quest’anno l’evento “Lady Truck: imprese eccellenti al femminile” che vuole coniugare le protagoniste dei progetti e delle aziende al femminile con la cultura, l’arte e le nuove tecnologie. Ospite d’eccellenza sarà Carlo Verdone, che parteciperà alla rassegna “Le donne di Carlo Verdone”.

La sede centrale del Festival sarà istituita a Palazzo Spinola in via Garibaldi 5, dove si svolgeranno la Mostra Lady Truck e buona parte degli eventi. Le numerose iniziative saranno concentrate in via Garibaldi, cuore nevralgico del centro storico nonché strada dell’Eccellenza genovese, nelle location della Camera di Commercio, di Palazzo Tursi, di Palazzo Rosso e del Centre Pallierà, e nel fronte mare, presso Palazzo San Giorgio, la Commenda di Prè e il Galata Museo del Mare.

Gli eventi, interdisciplinari, seguono il fil rouge di argomenti e progetti, sei in tutto, in modo trasversale alle sezioni, rivolgendosi a un pubblico molto vasto ed eterogeneo. Attraverso spettacoli teatrali, proiezioni cinematografiche, incontri, tavole rotonde, eventi multimediali e mostre, il Festival suggerisce al pubblico una riflessione dedicata alla donna e alla valorizzazione del suo ruolo di “protagonista” in campo culturale, professionale e istituzionale. L’indagine articolata svolta sulla vita di donne esemplari diviene riferimento per la costruzione del futuro.

Con questa edizione del Festival dell’Eccellenza al Femminile Ipazia, donna simbolo del Mediterraneo antico, viene proiettata nel futuro come testimonianza del riscatto delle donne in questo nuovo secolo. La scienziata alessandrina rappresenta poi l’unione delle due rive del Mediterraneo, ed è testimonial della collaborazione che il Festival ha instaurato nel 2010 con la biblioteca di Alessandria d’Egitto, in nome di uno scambio che continuerà anche quest’anno.

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