Economia

Fincantieri: dalla crisi all’apertura di nuovi mercati

Sestri Ponente manifestazione pro Fincantieri

Genova. Le vacanze estive sono inevitabilmente un momento di bilancio. A livello politico, economico, sociale, in questi giorni, chiunque si sia trovato ad affrontare questo bilancio, ha necessariamente dovuto raccontare una realtà difficile, impietosa e che potrebbe ulteriormente aggravarsi.

Si pensi alle parole di ieri del Presidente della Regione Liguria Claudio Burlando, ma anche a quelle di Silvio Berlusconi alle due camere del Parlamento qualche giorno fa. E’ un’estate calda, e non meteorologicamente: luglio e agosto hanno visto sfilare in piazza addetti del socio-sanitario, lavoratori Amiu, farmacisti e l’elenco è ancora lungo.

Nel 2011, però, la condizione più drammatica l’ha vissuta Fincantieri, attività produttiva che lega il suo destino a quello di centinaia di famiglie, non solo nel genovese. Quella sulle sorti della Fincantieri, che sono state seguite da molti con il fiato sospeso, compresi i molti momenti di tensione in piazza, sembrano però essere le uniche buone notizie di quest’estate.

Prima si è scongiurata la chiusura dei cantieri, poi la Freem a Riva Trigoso, qualche giorno fa è arrivata la nuova commessa avanzata da Costa Crociere per quella che sarà la più grande nave da crociera italiana, e ora la consacrazione in questo nuovo ambito di mercato in cui Fincantieri si è proposta: quella della costruzione di mega yacht.

Era necessario aprirsi a nuovi mercato e questa è stata la scelta di Fincantieri: il mega-yacht. Il primo è stato costruito a La Spezia, nel cantiere di Muggiano, ed è un’imbarcazione di 134 metri, tra i primi dieci yacht più grandi al mondo è anche, dice Fincantieri, uno dei primi in termini di complessità e tecnologia.

Lo yacht lascerà il cantiere domani, è dotato anche di un hangar e di due piattaforme di atterraggio per elicotteri, una grande piscina di acqua di mare che potrà accogliere anche imbarcazioni di servizio e un sommergibile.

L’ad di Fincantieri Giuseppe Bono, ha salutato con entusiasmo il varo di questo primo mega yacht : “siamo entrati con grande umiltà in un settore per noi completamente nuovo e abbiamo dimostrato di saper soddisfare i desiderata del cliente più esigente, realizzando quanto di più all’avanguardia il mercato possa richiedere”.

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