Politica

Finanziaria, Vincenzi: “La crisi è tutta sulle spalle degli enti locali”

Vincenzi in redazione

Genova. Crisi economica globale che non ha neppure risparmiato gli Stati Uniti e una Finanziaria che sembra colpire soprattutto le amministrazioni locali. Questo è il quadro sconfortante dell’estate. Il Governo Berlusconi, considerato il livello delle spread, solo in questi giorni sta pensando di rivedere la Finanziaria. Abbiamo chiesto al Sindaco di Genova Marta Vincenzi, come Presidente Anci Liguria, cosa ne pensasse: “La posizione è stata condivisa nell’ultimo incontro della direzione e della conferenza dei sindaci a livello nazionale: è una posizione di grande preoccupazione. Siamo stati buoni profeti quando a fronte della manovra dell’anno scorso di Tremonti sostenemmo che non sarebbe bastata, e che ce ne sarebbe voluta un’altra. Mai nessuno di noi ha messo in discussione la necessità di rafforzare la manovra, proprio perché nessuno poteva dirsi fuori dalla crisi, come invece si sosteneva da altre parti”.

Se Anci aveva già lanciato l’allarme l’anno passato, quest’anno lo ha reiterato, considerato che la manovra proposta – che molto probabilmente dovrà essere rivista – come dice Vincenzi: “posticipa tutte le possibilità di recupero tra il 2013 e il 2014 casualmente subito dopo la presunta data del rinnovo del Parlamento e del Governo, mentre anticipa al 2012 tutti i provvedimenti che sono i più odiosi e che picchiano sulla testa dei soliti noti: pensionati, enti locali e pubblici dipendenti”.

Quello che non va giù alla Vincenzi, e ad Anci in generale, che questa crisi deve essere pagata soprattutto da chi sta sul territorio, “Mettendo in discussione – puntualizza la sindaco di Genova – le catene di sviluppo, di produzione, di economia ma anche di solidarietà. Invece è stata fatta – chiosa Vincenzi – la cosa più facile a la più dirompente per le nostre città”.

La conclusione della sindaco di Genova è davvero amara e laconica: “Nessun comune riuscirà a fare il bilancio 2012, se non mettendo in discussione in maniera definitiva il livello dei servizi, che i comuni nel nostro paese danno sempre garantendo quel welfare sociale su cui il nostro paese si tiene”.

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