Genova. “E’ una verogna!”, esordisce il segretario della Fiom Cgil genovese, Bruno Manganaro, commentando la notizia, segnalata dai suoi colleghi di La Spezia, secondo cui nello stabilimento Fincantieri del Muggiano sarebbero stati assunti 5 nuovi manager. “Nei cantieri di tutto il gruppo c’è la cassa integrazione e si continua a parlare di esuberi – ribadisce il sindacalista genovese – ma a fronte di ciò i dirigenti aumentano”.
Secondo Manganaro la decisione dell’azienda dovrebbe far seriamente riflettere la proprietà, cioè il Governo. “E’ giustissima la denuncia dei colleghi del Muggiano – dichiara – l’amministratore delegato Giuseppe Bono dimostra di non lavorare per la creazione di un piano industriale, ma per mantenere i suoi equilibri. Con le nuove assunzioni, infatti, i manager del Muggiano passerebbero da 193 a 198. Una vera follia, che vedrà la presenza di un dirigente per ogni 40 operai. Qualsiasi impresa normale andrebbe in fallimento, ma in Finacantieri, evidentemente, funziona così”.
Lo stipendio di un dirigente si aggira intorno ai 200 mila euro annui, mentre quello di un aperaio si colloca fra i 25 mila e i 27 mila. Non serve un genio della matematica per capire la sproporzione. “Non si comprende il perché di queste nuove assunzioni, mentre si cerca di incentivare le uscite di operai e impiegati – conclude Manganaro – quello che è certo è che noi rimarremo sempre vigili e saremo pronti a denunciare ogni ingiustizia, che come sempre va a vantaggio dei soliti privilegiati”.