Rapallo. “Polmoni e gambe pronti per i 3496 km” scriveva Wouter Weylandt nel suo ultimo post su Twitter. E sempre pronto Weylandt si era dimostrato fin dall’inizio della sua carriera.
Ecco chi era il corridore di 26 anni, morto oggi a 20 km dall’arrivo di Rapallo, lungo la discesa del passo del Bocco quando ha perso il controllo della sua bicicletta, volando per almeno una ventina di metri. Classe 84′ e ciclista professionista dal 2005, il corridore belga ha iniziato a correre con la Quick Step, con cui ha dovuto posticipare il debutto per una mononucleosi, e con cui è rimasto legato fino al 2010, per poi passare al Team Leopard.
Velocista fin da subito, ha vinto la classifica a punti del Giro di Polonia e, spesso, date le sue caratteristiche importanti, era lui a tirare la volata al campione belga Boonen. Wouter Weylandt si era già messo in luce lo scorso anno quando vinse la terza tappa del Giro e proprio oggi, per un cinico gioco del destino, durante la terza tappa ha smesso di lottare. Inoltre, secodna i media belgi, il 26enne non avrebbe dovuto correre: era stato infatti chiamato all’ultimo momento in sostituzione di Daniele Bennati, il compagno di squadra che si era rotto la clavicola in una corsa in Svizzera. Wouter aveva inoltre annunciato a marzo che sarebbe diventato padre per la prima volta a settembre.
“Addio Wouter”: i commenti di lutto e partecipazione dei fan sulla bacheca di Facebook continuano a moltiplicarsi all’infinito.