Genova. “Ho ammazzato mia moglie”. Sono passati due anni dalla confessione choc sulle scale di casa di Walid Hamami, tunisino di 28 anni, accusato di aver ucciso la moglie, Lisa Molino, 22enne genovese, con una serie di coltellate il 12 aprile 2009, giorno di Pasqua, nell’appartamento di via De Vincenzi nel quartiere genovese di Molassana. Erano stati i vicini a trovare, verso le 22, Hamami, mentre gridava per le scale “Ho ammazzato mia moglie”.
Sul posto la polizia trovò poco dopo il corpo della giovane donna riverso sul letto con un taglio alla gola e altre ferite. All’origine del gesto l’incapacità dell’uomo di accettare la separazione. La donna infatti da qualche giorno si era trasferita dal padre, era tornata nell’abitazione solo per prendere alcuni effetti personali. Walid Hamami fu arrestato e processato in primo grado con rito abbreviato- Oggi è arrivata la sentenza della Corte d’Assise d’Appello che ha confermato la sentenza precedente: il tunisino dovrà scontare in carcere 19 anni un mese e 10 giorni.