Politica

Genova, i teatri occupano il consiglio: Vincenzi al loro fianco

Genova. Un’occupazione tranquilla, come già avevano preannunciato, durante la seduta congiunta del consiglio Regionale, Provinciale e Comunale. E’ il mondo della cultura che questa mattina ha deciso di farsi sentire, di esprimere tutto il suo dissenso contro i tagli previsti.

Tutti con indosso qualcosa di viola, perchè questo colore porta male agli artisti (nel Medioevo era il colore della Quaresima, durante la quale erano vietati gli spettacoli e gli artisti morivano di fame), tutti con la voglia di continuare ad andare a teatro.

“A nome di tutti i festival che si svolgono in città e che operando a Genova creano pubblico e indotto – afferma Carla Peirolero, del Festival delle culture Suq – ritengo che si debba trovare il modo perchè si riesca a risolvere quello che è oggi è messo a rischio, tradurlo a livello di delibere”.

I manifestanti affermano che se si va avanti così si arriverà alla chiusura dei festival e alla fine della cultura, che secondo loro sarà una grande perdita per la Liguria e per Genova, che punta sul turismo, oltre ad una perdita economica gravissima.

“La città non avrà più un vita, non ci sarà più il livello di qualità per i cittadini e per i turisti” dice Laura Sicignato, del Teatro Cargo.

“La cultura è un bene non etereo ma concreto, dà da lavorare a tanta gente – spiega Maurizio Gregorini, direttore scuola d’arte cinematografica – nel nostro settore audiovisivo e nel cinema sono più di mille che ci lavorano e guadagnano. Produrre cultura vuol dire produrre pensiero e Genova ha bisogno di pensiero, essendo in grave crisi. Se tronchiamo il pensiero mettiamo in ginocchio la città. Capiamo che ci sono problemi e che bisogna tagliare, ma per nella cultura i tagli sono indiscriminati, come se fosse una ‘Cenerentola che conta poco’, quando invece è uno degli elementi fondanti della città”.

Poco prima di entrare a Palazzo Ducale il sindaco Marta Vincenzi ha affermato: “Si toglie un pezzo al futuro, è uno scandalo. Ieri sera alle 23 ero ancora in consiglio di amministrazione al Carlo Felice a fare i conti con la sottrazione di risorse e questo vale per tutti i teatri”.

I manifestanti sono entrati nella Sala del Maggior Consiglio, hanno preso la parola spiegando i motivi della manifestazione, quindi hanno chiesto di poter avere un confronto con i capigruppo.

Successivamente il microfono è passato in mano al sindaco Marta Vincenzi: “Tutti abbiamo la consapevolezza che uno dei punti di forza della città è stata e sarà la cultura, perchè Genova è una città colta e democratica, seria e civile perchè dietro c’è un investimento negli anni. Ora siamo al limite, rischiamo di morire noi e voi con noi. Voi che gestite i teatri e noi come enti locali, perchè come comune abbiamo contribuito queste iniziative, siamo consapevoli che o cambia qualcosa o siamo destinati alla non cultura”.

Elisa Zanolli – Alberto Maria Vedova

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