Genova. Domani mattina scenderanno in piazza De Ferrari i lavoratori e i pensionati coinvolti nella vicenda amianto. Sono trenta, infatti, i lavoratori che dall’aprile del 2009 sono privi di reddito a seguito della revoca della pensione da parte dell’Inps. Molti altri, invece, stanno diventando vittime del meccanismo creato dallo stesso ente. Accade sempre più spesso infatti che per i lavoratori che presentano domanda di pensione corredata da certificazione di esposizione all’amianto rilasciata dall’Inail, l’Inps non proceda all’erogazione della pensione. Questo ha già comportato molti casi di lavoratori che hanno dato le proprie dimissioni dal posto di lavoro, ma che restano di fatto senza lavoro e senza pensione.
La manifestazione di protesta si sposterà in mattinata davanti alla sede della Prefettura dove le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil confederali e di categoria hanno chiesto un incontro al Prefetto. La richiesta è quella di pervenire rapidamente alla convocazione di un incontro nazionale con l’Inail per dare seguito a quanto concordato il 6 maggio 2010 in sede di ministero del Lavoro: l’Istituto deve procedere al riesame degli effetti applicativi degli atti di indirizzo e dei pareri tecnici Contarp (organismo tecnico scientifico dell’Inail) emanati alla luce di tutti gli elementi riferiti agli sviluppi giurisprudenziali ed alla descrizione delle realtà aziendali fornite dalle organizzazioni sindacali.