Sanremo. Come annunciato, l’entrata sul palco dell’Ariston di Roberto Benigni è stata a dir poco trionfale. In sella a un cavallo bianco, con in mano il tricolore, ha fatto il suo ingresso e dato il via a un intervento durato circa 45 minuti, in cui il comico toscano ha sì ricostruito il testo dell’inno di Mameli, ma non ha ovviamente rinunciato a qualche frecciata sull’attuale situazione italiana.
“Mi piace lo stile di Morandi, gli possono fare qualunque sopruso e non reagisce il prossimo festival lo facciamo presentare a Bersani”, “dov’é la vittoria sembra scritto dal Pd”, “150 anni per una nazione che volete che siano, è una bambina … una minorenne, ‘sta storia delle minorenni e’ nata a Sanremo con la Cinquetti che si è spacciata per la nipote di Claudio Villa. Ruby Rubacuori: l’ho detto, se non ti piace cambia canale e vai sul Due: no, là c’é Santoro”; “ha detto che è la nipote di Mubarak, bastava andare all’anagrafe in Egitto e vedere se Mubarak di cognome fa rubacuori”; “ci sono due persone che telefonano continuamente, una è qui” (ha detto rivolto al direttore generale della Rai Mauro Masi seduto in platea).